Premesso quanto vi abbiamo riportato con l’entrata in vigore del Regolamento UE 1169/2011, il 7 ottobre 2017 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo Decreto sulle etichette alimentari, il D.Lgs. 145/2017, avente l’obbligo per le imprese alimentari di indicare anche la sede dello stabilimento di produzione o, se diverso, di confezionamento dell’alimento. Il suddetto Decreto entra in vigore dal 22 ottobre 2017.

L’OSA (Operatore del Settore Alimentare):

• se è un produttore o un confezionatore di un alimento avente come diretto destinatario dello stesso il consumatore finale, deve indicare sul preimballaggio o sull’eventuale etichetta a esso apposta la propria sede di realizzazione dell’alimento; se dotato di più sedi può indicarle tutte, ma evidenziando quella realmente interessata;
• se è un frazionatore, preparatore, tagliatore, trasformatore ecc. di un alimento, ma in una fase antecedente alla vendita al consumatore finale, deve riportare le suddette indicazioni nei documenti commerciali (per esempio il DDT), purché questi accompagnino l’alimento o siano inviati prima o contestualmente alla consegna dell’alimento stesso.

Si ricorda che il preimballaggio, inteso come ciò che confeziona o che avvolge interamente o in parte l’alimento (in modo tale che il contenuto non possa essere alterato senza aprire o cambiare l’imballaggio) e l’eventuale etichetta sono da considerarsi MOCA (materiale od oggetto a contatto con alimenti) e come tale:

• deve essere conforme ai Regolamenti UE 1935/2004, 2023/2006, 10/2011 e s.m.i, al DM 21-03-1973 e s.m.i., nonché al D.Lgs. 29/2017;
• l’OSA è responsabile ed è tenuto a verificarne l’idoneità tecnologica per lo scopo cui sono destinati e la conformità con detta normativa in accordo al Regolamento CE n. 852/2004.

A tale scopo si suggerisce di prendere visione dei seguenti documenti:
– D.Lgs. 145/2017
– Nota n. 2964 del 24/01/2006